HUBU RE
tratto da Ubu Roi di Alfred Jarry
regia di Tonio De Nitto
assistente alla regia Fabio Tinella
con: Marcella Buttazzo, Alessandra Cappello, Elena D’Angelo, Nicola De Meo, Ioanna Delipalta, Antonio Guadalupi, Georgia Kalogeratou, Alessandro Rollo, Stefano Solombrino, Francesco Stefanizzi, Fabrizio Tana, Fabio Tinella
scene: Iole Cilento e Porziana Catalano
con la collaborazione dei partecipanti al workshop di scenografia di Bitonto Diletta Marrone, Ilaria Meo, Marika Mele, Emanuele Pasculli, Gaia Valentino
costumi: Lilian Indraccolo
luci: Paolo Mongelli
cura della produzione: Daniele Guarini
, Carmen Ines Tarantino
produzione: Factory Compagnia Transadriatica
in collaborazione con Comune di Bitonto, Comune di Lecce, Regione della Grecia Occidentale, Comune di Thermo, finanziata dal Progetto Cross The Gap, nell'ambito del Programma di Cooperazione Interreg Grecia-Italia 2014-2020.
Lo spettacolo ruota attorno al capolavoro di Alfred Jarry Ubu Roi, che in questa occasione viene ribattezzato Hubu re a rimandare la presenza e il valore della disabilità (designata nell’immaginario comune con la lettera H). In scena si attraversa un classico del teatro scritto da un ragazzino, Jarry, che tra i banchi del liceo aveva iniziato a immaginare le prime avventure di Ubu, ritraendo in questa maschera distorta il mondo degli adulti e dei borghesi e, a guardarla bene, il ritratto di uno dei suoi professori di cui si prendeva gioco.
Una sorta di epopea tragica e parodica dove la tirannia e la cieca conquista del potere fa i conti con l’eroismo di chi suo malgrado si immola per preservare la libertà; il gioco di una grande guerra tra ragazzini, pronti ad assecondare o sbugiardare l’adulto tiranno. La sfida più grande è stata quella di far vivere ai partecipanti un processo artistico di creazione professionale dove ognuno con le sue possibilità è un tassello fondamentale di questo affresco corale onirico e grottesco, che siamo sicuri possa restituire la magia di un incontro speciale.
Il Cross Border Show è lo spettacolo finale al quale partecipano i giovani italiani e greci che hanno frequentato il laboratorio di recitazione a Lecce e dove confluiscono le creazioni prodotte dal laboratorio di scenografia svoltosi nella città di Bitonto. Il laboratorio guidato dal regista Tonio De Nitto e dall’attore Fabio Tinella si è svolto in due fasi, una prima a giugno e una seconda a settembre coinvolgendo dodici giovani attori con disabilità e non. Lo spettacolo è la testimonianza dello straordinario processo di integrazione e affiatamento che il gruppo ha raggiunto durante il periodo di creazione, nel dare il meglio di se stessi, nel riuscire a superare con tenacia e disciplina piccoli ostacoli quotidiani, umani, artistici e culturali.
...La compagnia Factory regala una galleria di personaggi-maschere-cartoons che entrano ed escono con straordinaria freschezza e libertà dalla trama e dalle convenzioni, in un gioco anarchico e liberatorio che lascia spazio all’invenzione e alla sorpresa, al piacere che viene dal non senso, al grottesco che viene da posture e movimenti clowneschi , all’alternarsi di musiche ballabili fissate nella nostra memoria, da Gloria Gaynor a Doris Day. Il teatro e l’Hubu re in particolare diventa dispositivo artistico e sociale dove scompare ogni confine tra normalità e handicap, tra realtà e fantasia, tra vita e teatro, tra vincitori e vinti, tra passato presente e futuro in un rovesciamento di condizione e di sentimenti che ci proietta nello spazio e nel tempo dell’utopia dove poter azzerare le differenze sociali e valorizzare le diversità culturali...
Franco Ungaro,
Nuovo Quotidiano di Puglia
...I dodici interpreti, italiani e greci, danno vita a una rocambolesca avventura che, lo sentiamo, non è solo quella di un principe/eroe che lotta per vendicare l’uccisione della sua famiglia e cacciare il tiranno, ma anche quella di un gruppo di individui, ciascuno con il proprio universo emotivo, sensibile e culturale che cercano insieme la strada di un’azione corale,nella quale le abilità, le passioni e persino le manie di ciascuno diventano elemento di arricchimento drammaturgico e scenico...
Ilena Ambrosio
Pac paneacquaculture.net