Identità e integrazione - Diario di un brutto anatroccolo visto da Nicola Delnero su www.paperstreet
Chiudiamo questa nostra avventura nel teatro ragazzi con Diario di un brutto anatroccolo della Factory Compagnia Transadriatica (Lecce). Scritto e diretto da Tonio De Nitto, lo spettacolo trae ispirazione dal percorso formativo della celebre fiaba di Andersen per indagare la nostra attualità con semplicità, efficacia e delicatezza. Utilizzando il linguaggio del teatro-danza prende corpo questo diario non scritto ma vissuto dalla protagonista (l’attrice down, Francesca De Pascale), un cigno creduto anatroccolo alle prese con la sua diversità brutalmente messa in rilievo dal suo gruppo di spietati e ironici compagni di viaggio (Ilaria Carlucci, Fabio Tinella, Luca Pastore). Dalla nascita ai banchi di scuola, dal lavoro all’amore, la giovane protagonista colleziona delusioni, fallimenti, amarezze che, di volta in volta, non fanno altro che evidenziare la sua diversità nei confronti di un mondo che stenta ad accettarla. Un percorso faticoso ma necessario alla crescita, alla definizione di una personalità unica e irripetibile che consente l’individuazione di quel posto nel mondo in cui potersi sentire a proprio agio. Una costante ricerca, dunque, portata a termine nello struggente finale in cui la protagonista compie la sua definitiva trasformazione specchiandosi nelle parole “IO SONO”. Un’espressione fondamentale, da imprimere nella nostra memoria e che vale più di mille altre parole.