Il fantasma di Canterville visto da Simone Nebbia su Teatroecritica.net
Sono invece due le regie firmate da Tonio De Nitto, entrambe in scena nel Teatro Comunale di Novoli: Paloma – ballata controtempo e Il fantasma di Canterville, liberamente ispirato all’omonimo racconto di Oscar Wilde. Quest’ultimo, il cui testo e l’interpretazione sono di Angela De Gaetano, è immaginato in una atmosfera noir elettrizzata dalla minaccia – vera o presunta? – di un fantasma nella casa appena acquistata da una famiglia americana che, si dia per assodato secondo costume, crede a tal punto nello sviluppo progressivo e tecnico dell’evoluzione umana da non badare a questi antiquati pregiudizi. È un horror di nero e luce fioca che all’inquietudine spesso fa seguire una componente comica, in bilico tra caratterizzazione bizzarra e macchiettismo un po’ di maniera; Angela De Gaetano è abile nel portare su di sé tutti gli elementi scenici ed extrascenici – tra cui le luci sinistre di Davide Arsenio e le musiche insinuanti di Paolo Coletta – perché i suoi personaggi possano esplodere tutti i loro vizi e – solo una, Virginia, dolce e coraggiosa di fronte al fantasma che soffre da vivente – le virtù. La regia di De Nitto, pur concedendo talvolta il fianco ad immagini stereotipate, gioca di continuo tra il brivido e l’humor, esprimendo ognuna delle possibilità per convogliare le sensazioni tra sorprese continue e suggestivi pericoli di apparizioni spettrali: un rumore di catene chiassose, una macchia di sangue che sempre riappare, nulla che un buon prodotto ben pubblicizzato non sappia risolvere.
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