Paloma vista da Mario Bianchi su Eolo-ragazzi.it
Di tenerezza incantevole ci è parsa “Paloma, ballata controtempo” su drammaturgia e regia di Tonio De Nitto, una coproduzione di Factory Compagnia transadriatica e Teatro Koi, dove Michela Marrazzi anima nel vero senso della parola, accompagnata alla cura preziosa di Nadia Milani, Paloma, un marionetta ibrida in gommapiuma, tenera e impacciata, attraversata dagli acciacchi di un'età avanzata, alla ricerca del suo tempo passato, di un amore andatosene troppo presto. A lei fa da contraltare il bravissimo fisarmonicista Rocco Nigro che, con tanto di metronomo a fianco, le ricorda sempre come il tempo sia un nemico inesorabile con cui fare i conti. L'anziana protagonista si presenta lentamente, così come l'età le può permettere, carica di valige diverse, grandi e colorate, da cui a fatica estrae lentamente il suo bagaglio di ricordi. I ricordi sbiaditi di lavori sempre uguali tra cucina e mastello, sempre a servire gli altri, mai ad essere servita; ma un ricordo sì, che è assolutamente preciso e indelebile, così indelebile che nemmeno il tempo può far nulla per cancellarlo, quello del suo Alfonso, di cui ripete insistentemente ma in modo pudico il nome.
L'atmosfera che pervade questo bellissimo spettacolo è di toccante melanconia, mescolata a sana ironia che rende, come si sa, ogni cosa più profonda e nel medesimo tempo accettabile, dove le melodie in spagnolo di sapore sudamericano, intingono ogni cosa di autentica magia, dal sapore ancestrale. Ogni movimento della marionetta è curato nei minimi dettagli nel suo rapporto non facile con l'animatrice e con il fisarmonicista che inesorabile la controlla, non solo musicalmente, ma anche con i gesti e l'espressione del viso, ricordandole i suoi doveri e i suoi più intimi piaceri. Ma, come si sa, alla fine, potremo anche capire che anche il tempo può essere un buon alleato, sia perchè ci permette di lenire anche le ferite più profonde, ma anche, di rendere sempre più vivo il ricordo di chi ci ha lasciato, basta solo trasmetterlo a chi verrà dopo di noi.
Comments